Come echi sull'acqua di Giorgio Podestà
Questo libro mi è stato gentilmente inviato da Graphe.it Edizioni per una recensione.
Che cos’è davvero la letteratura? È solo evasione, sogno, intrattenimento? Oppure può essere uno strumento per affrontare la vita nella sua complessità, nel suo dolore, nelle sue verità più scomode? Come echi sull’acqua di Giorgio Podestà è un saggio che cerca di rispondere a queste domande con uno sguardo colto, empatico e appassionato.
Il libro offre una riflessione profonda, articolata e coinvolgente sul significato autentico della letteratura. Pur affrontando temi complessi, non è un trattato accademico: Giorgio Podestà scrive con uno stile limpido, chiaro e accessibile, riuscendo a mettere in dialogo i grandi protagonisti della storia letteraria – da Leopardi a Flaubert – con le nostre esistenze, le nostre fragilità e le domande che ci accompagnano ogni giorno.
Un aspetto che merita particolare attenzione è il punto di partenza scelto dall’autore: le biografie degli scrittori. Podestà racconta con misura e sensibilità le loro vite, dall’infanzia agli eventi più significativi, soffermandosi sulle opere principali e sul senso profondo della loro produzione artistica. Tra le figure trattate troviamo Virginia Woolf, le sorelle Brontë, Charles Baudelaire, Maria Messina, Sandro Penna e Giuseppe Tomasi di Lampedusa, voci diverse accomunate da una tensione interiore che ha dato forma a opere indimenticabili.
Il saggio è strutturato in otto sezioni. La prima e l’ultima che potremmo definire capitoli cornice sono entrambe costruite attorno allo stesso spartito musicale: Quadri di un’esposizione di Modest Musorgskij. È un’esplicita scelta simbolica, quasi a suggerire che la letteratura, come la musica e la pittura, può essere una galleria di emozioni, pensieri e rivelazioni.
Le altre sei sezioni centrali sono introdotte ciascuna da un celebre dipinto, che l’autore descrive e interpreta con cura, prima di entrare nel vivo delle biografie letterarie. Ogni dipinto funge da porta d’ingresso emotiva e visiva al periodo storico e all’universo degli scrittori presentati. I dipinti selezionati, in ordine cronologico, sono:
La zattera della Medusa di Théodore Géricault (1818–1819)
Ophelia di John Everett Millais (1851–1852)
Hush! di James Tissot (1875)
Il ragno che piange di Odilon Redon (1881)
Giuditta che decapita Oloferne di Artemisia Gentileschi (1612)
L’urlo di Edvard Munch (1893)
Attraverso questo percorso originale e suggestivo, Podestà intreccia pittura, musica e letteratura, seguendo un filo cronologico che collega l’opera d’arte visiva al contesto biografico e poetico degli scrittori. Ne risulta una narrazione ricca, dove arte e vita si specchiano a vicenda.
Ogni pagina sembra volerci dire: non sei solo. Nella letteratura, infatti, troviamo persone prima ancora che personaggi, esseri umani con dolori, nevrosi, passioni e silenzi che somigliano ai nostri. Ed è proprio per questo che, come echi sull’acqua, le loro parole continuano a toccarci ancora oggi.
L’autore definisce questi scrittori «uomini e donne divorati dall’ingordo demone della scrittura», un’espressione potente che riassume bene la tensione interiore e la necessità quasi fisica che attraversa la loro opera. Per Podestà, la letteratura non è un rifugio dalla realtà, ma il luogo in cui possiamo riconoscerla con maggiore nitidezza, anche quando ci mette a confronto con ciò che vorremmo evitare.
Come echi sull’acqua è un libro che stimola il pensiero e arricchisce chi ama i libri non solo come oggetti, ma come strumenti per comprendere meglio il mondo e il cuore umano. Nonostante la profondità dei temi, si legge con piacere: alterna sapientemente riferimenti colti e momenti di intensa emotività.
Lo consiglio a chi ama la letteratura e si interroga sul suo significato; a chi cerca un saggio non solo informativo, ma anche ispirante; e a chi è curioso di scoprire il lato umano dei grandi scrittori.
Come echi sull’acqua di Giorgio Podestà è disponibile sul sito di Graphe.it Edizioni e nelle principali librerie online.
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