martedì 29 luglio 2025

recensione di "L'innocenza colpevole" di Francesca Sassano

L'innocenza colpevole di Francesca Sassano


Questo libro mi è stato gentilmente inviato dal Gruppo Editoriale Santelli per una recensione.

«Arrivare in fondo, dopo anni di dolore, per leggere la parola assolta, non ha avuto il significato che pensavo.»


L’innocenza colpevole è un romanzo profondo, emozionante e attuale, scritto da Francesca Sassano, avvocata e scrittrice con una lunga esperienza sia nel campo giuridico che in quello narrativo. La storia ha al centro una donna, Chiara Gos, che lotta contro il dolore, l’ingiustizia e il peso di un passato che non può dimenticare. Chiara è una donna segnata da un episodio terribile avvenuto anni prima, in una notte che lei stessa ha rimosso, troppo dolorosa per essere ricordata. Quella notte ha cambiato tutto: è stata accusata ingiustamente, ha affrontato un processo che l’ha distrutta e ha perso tutto ciò che aveva di più caro: il suo lavoro, la sua reputazione, e soprattutto il rapporto con il figlio.

Chiara non è colpevole, ma la giustizia non le ha dato ascolto. E quando, dopo anni, riesce finalmente a dimostrare la sua innocenza, capisce che non basta. L’innocenza che le viene “restituita” non è più quella di prima. Non può cancellare tutto il dolore e il giudizio che ha subito. Per questo Chiara parla di “innocenza colpevole”: un’innocenza macchiata, arrivata troppo tardi, che non riesce più a guarire le ferite.

Quando Chiara prova a riprendere in mano la propria vita, accade qualcosa di inaspettato e spaventoso: torna nella sua vita proprio l’uomo che aveva causato tutto, colui che era al centro di quella notte che lei aveva cercato di dimenticare. La sua presenza riapre le vecchie ferite e fa riaffiorare i ricordi dolorosi. Ma soprattutto riaccende la paura, la rabbia e il senso di solitudine.

Il romanzo tocca molti temi delicati e attuali. Parla del difficile rapporto tra uomo e donna, soprattutto quando ci sono dinamiche di potere, di manipolazione e di violenza. Parla della giustizia e di come, a volte, può sbagliare e distruggere la vita di una persona innocente. Parla del senso di colpa, della memoria che cerca di proteggere, e dell’amore materno che resiste anche quando tutto sembra perduto.

Lo stile di Sassano è semplice, diretto, ma pieno di emozione. La scrittura è chiara, scorrevole e coinvolgente. Si sente che l’autrice conosce bene il mondo legale e che riesce a raccontarlo senza mai usare un linguaggio complicato o troppo tecnico. Le sue parole arrivano dritte al cuore del lettore, e la storia tiene alta l’attenzione dalla prima all’ultima pagina.

Non si tratta solo di un romanzo, ma anche una riflessione sulla condizione femminile, sulla giustizia, sulla forza interiore di chi ha vissuto l’ingiustizia sulla propria pelle. Chiara non è un’eroina perfetta, ma una donna vera, con paure, emozioni, traumi. E proprio per questo conquista il lettore. È un libro che fa riflettere, ma anche che commuove e dà speranza.  L'innocenza colpevole di Francesca Sassano è disponibile sul sito di Santelli Editore e nelle principali librerie online.

giovedì 17 luglio 2025

recensione di "Creature" di Raffaella Verga

Creature di Raffaella Verga


Questo libro mi è stato gentilmente inviato dal Gruppo Editoriale Santelli per una recensione.

«Siamo tutte creature che si perdono in questo mare, ma c’è sempre qualcuno pronto a tenderci una mano per salvarci.»


Creature è un romanzo che inquieta fin dalle prime pagine. Il protagonista, Gabriele Innocenti – un “nome parlante”, come giustamente lo definisce l’autrice – è un uomo svuotato della propria storia, afflitto da una grave forma di rimozione che gli ha cancellato l’infanzia e l’adolescenza.


Tutto ha inizio dopo il funerale della madre, un evento già carico di dolore che si trasforma in qualcosa di più profondo e oscuro: Gabriele incontra persone a lui completamente sconosciute e, poco dopo, viene inserito in una misteriosa chat chiamata “Creature”. Lì riceve messaggi da Alexander, un presunto amico d’infanzia che lui però non ricorda affatto.


Da questo momento, il lettore viene trascinato in un viaggio psicologico disturbante, nel quale la memoria, l’identità e la percezione della realtà si mescolano fino a diventare indistinguibili. Gabriele, spaesato e diffidente, è accompagnato da quattro enigmatici “sconosciuti” e da una psicologa dai tratti insoliti, Celeste, nel tentativo di ricomporre il puzzle della propria vita.


Verga scrive con uno stile chiaro e scorrevole, man mano che la storia si sviluppa, aumenta un senso di angoscia crescente: Gabriele viene guidato in luoghi e conversazioni che evocano ricordi vaghi, ma nulla è certo. L'aspetto più inquietante è il modo in cui Alexander sembra conoscere ogni dettaglio di lui, mentre lui non riesce a ricordare nulla.


Come lettori, ci sentiamo parte di questo mistero, intrappolati nella stessa confusione del protagonista. La trama è avvolgente e psicologicamente intensa, e ci spinge a porci le stesse domande che assillano Gabriele: Chi sono queste persone? Cosa vogliono da me? Perché proprio io?


Creature è un romanzo che si legge d’un fiato, ma che resta dentro a lungo. Un thriller psicologico che va oltre l’intrigo: è una storia sull’identità, sulla memoria e sul bisogno universale di sapere chi siamo davvero. Consigliato a chi ama le storie profonde, misteriose e dense di significato. Non tutto si capisce subito, ma proprio per questo, ogni pagina è un passo più vicino a se stessi.


Creature di Raffaella Verga è disponibile sul sito di Santelli editore e nelle principali librerie online.

sabato 12 luglio 2025

recensione di "Un'ora d'amore. Breve viaggio nel mondo delle telenovelas" di Rossella Bruzzone

Un'ora d'amore. Breve viaggio nel mondo delle telenovelas di Rossella Bruzzone

Questo libro mi è stato gentilmente inviato da Graphe.it Edizioni per una recensione.

Un’ora d’amore. Breve viaggio nel mondo delle telenovelas di Rossella Bruzzone è un saggio narrativo che accompagna il lettore attraverso la storia di un genere televisivo spesso trascurato o banalizzato, ma che ha avuto un impatto profondo sulla cultura popolare italiana, soprattutto tra gli anni Ottanta e Novanta. 

Il libro si presenta come una raccolta di capitoli brevi, ognuno dei quali affronta un aspetto specifico del vasto mondo delle telenovelas. La narrazione parte da molto lontano, da un’epoca in cui le storie non venivano guardate in televisione ma lette o ascoltate. Si parte dai fotoromanzi, spiegati in modo chiaro e accessibile anche a chi oggi non ne ha mai tenuto uno in mano: un formato ibrido, tra fumetto e racconto fotografico, che metteva in scena drammi amorosi e intrighi familiari attraverso sequenze di immagini e dialoghi scritti. Da lì si passa alle radionovelas, trasmesse via etere, quando la voce degli attori era tutto ciò che serviva per creare mondi immaginari.


Con uno stile semplice ma rigoroso, Rossella Bruzzone ricostruisce come questi due formati siano stati la matrice culturale da cui è germogliata la telenovela come la conosciamo. Quando le telenovelas cominciano ad arrivare in Italia dall’America Latina, portano con sé un immaginario nuovo, fatto di passioni sfrenate, eroine pure e sfortunate, antagonisti crudeli e ricchi terribili pronti a tutto per difendere il proprio potere. L’autrice ricorda e racconta i titoli fondamentali di questa stagione televisiva: Anche i ricchi piangono, La schiava Isaura, Topazio, Cuore selvaggio. Ogni titolo diventa l’occasione per analizzare le caratteristiche narrative ricorrenti, le logiche produttive, i target di pubblico e le modalità di trasmissione televisiva, inserendole nel più ampio contesto della società italiana dell’epoca. Il libro non si limita al ricordo nostalgico, ma si propone come una vera e propria guida alla comprensione di un fenomeno, permettendo anche a lettori più giovani, che non hanno mai visto una telenovela, di capire perché abbiano avuto un impatto così profondo. 


L’attenzione al linguaggio semplice ma preciso, la scelta di mantenere ogni capitolo entro le tre-quattro pagine, la cura nel definire i termini e nel contestualizzare ogni passaggio storico e culturale rendono il testo accessibile a un pubblico vasto. Non serve aver vissuto quegli anni per seguire il percorso dell’autrice: basta la curiosità di conoscere. Dall’analisi dei protagonisti tipici e degli stereotipi narrativi, si passa poi all’evoluzione del format nel tempo. Bruzzone indaga la trasformazione della telenovela classica in format più moderni destinati a un pubblico giovane, come Violetta, Soy Luna o le serie targate Disney Channel che mescolano musica, danza e melodramma in un linguaggio contemporaneo. In questo modo, il libro mostra come certi meccanismi narrativi siano ancora vivi, pur rinnovandosi nelle forme. 

Non mancano riflessioni sul ruolo educativo, sociale e perfino spirituale delle telenovelas, specie in contesti dove rappresentavano una delle poche finestre sul mondo, oltre che un’occasione di evasione.

Rossella Bruzzone, che ha vissuto in prima persona l’epoca d’oro delle telenovelas, scrive con competenza e passione, ma senza mai cadere nella celebrazione. Nata ad Acqui Terme, cresciuta in una famiglia agricola nelle colline del Dolcetto, laureata in Lettere moderne e in Filosofia, oggi educatrice, l’autrice mette insieme diverse anime: quella dell’intellettuale, dell’osservatrice attenta, della nostalgica e dell’amante della cultura popolare.

La sua scrittura è animata da un rispetto profondo per la materia trattata e da un desiderio sincero di condividerla.
Anche chi, come la sottoscritta, appartiene a una generazione molto più giovane e distante da quell’universo narrativo, può trovare in questo libro una guida preziosa e comprensibile. Leggere Un’ora d’amore è un po’ come aprire un vecchio album di fotografie di famiglia, in cui però ogni immagine viene spiegata e raccontata con cura, rendendo familiare anche ciò che inizialmente sembra lontano.

È un libro che attraversa il tempo senza nostalgia fine a se stessa, ma con l’intento di ricostruire, contestualizzare e rendere accessibile un pezzo importante dell’immaginario collettivo italiano. In ogni pagina si percepisce la convinzione che le storie, anche le più melodrammatiche, anche le più improbabili, abbiano avuto il potere di unire, di insegnare, di far riflettere, e soprattutto di emozionare.

Un'ora d'amore di Rossella Bruzzone è disponibile sul sito di Graphe.it e nelle principali librerie online.

martedì 8 luglio 2025

Recensione di "La prostata di Napoleone" di Francesco Aragona

 La prostata di Napoleone di Francesco Aragona


Questo libro mi è stato gentilmente inviato dal Gruppo Editoriale Santelli per una recensione.

«Molti fatti storici sono stati condizionati dalle malattie, anche se di rado se ne trova traccia nei libri di storia.»
In La prostata di Napoleone, Francesco Aragona intreccia con abilità storia, medicina e scienza, conducendo il lettore in un viaggio originale attraverso le grandi epidemie, le patologie, i disturbi e le condizioni fisiche che hanno influenzato, spesso in modo decisivo, il corso della storia umana.
Francesco Aragona, medico chirurgo con una lunga esperienza clinica e accademica maturata presso le università di Pisa, Bologna e Padova, si dimostra capace di coniugare il rigore scientifico con una narrazione vivace e accessibile, senza mai sacrificare la profondità dell’analisi. Il suo approccio è quello di uno studioso curioso e attento, ma anche di un divulgatore che sa catturare l’interesse e la curiosità del lettore.

Il libro prende le mosse dalla morte di Napoleone Bonaparte, un evento storico ampiamente studiato ma qui esaminato sotto una lente diversa: quella medico-clinica. Aragona ricostruisce con grande precisione le possibili cause della morte dell’Imperatore, analizzando i resoconti storici e confrontandoli con le conoscenze mediche moderne. Questo caso non è soltanto un punto di partenza affascinante, ma diventa il simbolo di quanto la malattia, spesso invisibile agli occhi dei cronisti e degli storici, possa essere in realtà la chiave per comprendere l’esito di intere vicende storiche.

Da questo spunto iniziale, il racconto si amplia e ci conduce in un viaggio attraverso secoli di storia, in cui le epidemie non sono semplici eventi di contorno ma autentiche protagoniste. Aragona illustra come le grandi malattie — dalla peste al colera, dal vaiolo all’influenza — abbiano influenzato le sorti di imperi, deciso l’esito di guerre e cambiato radicalmente la struttura delle società. Le epidemie, come ci ricorda l’autore, hanno costretto l’umanità a rivedere le proprie priorità, ad innovare, a riformare le strutture sanitarie e sociali e a rimettere in discussione le certezze consolidate.

Uno dei meriti principali del libro è quello di sottolineare come i grandi cambiamenti storici e scientifici non siano mai avvenuti rapidamente né senza resistenze. Il progresso è stato spesso il risultato di crisi profonde, di lotte contro la superstizione, di scontri tra mentalità tradizionali e visioni innovative. Aragona evidenzia come la vera svolta sia arrivata con l’affermazione del metodo scientifico circa quattro secoli fa: un metodo basato sull’osservazione rigorosa e sull’evidenza, che ha progressivamente sostituito l’autorità della tradizione e l’accettazione acritica del sapere tramandato.

L’autore arricchisce il volume con episodi curiosi e dettagli poco noti, come l’origine della famosa maschera a becco dei medici della peste, spiegandone la reale funzione protettiva e il significato simbolico. Attraverso questi dettagli, il lettore viene coinvolto non solo nella grande storia, ma anche nella vita quotidiana e nelle credenze popolari dei secoli passati.
La scrittura di Aragona è chiara, coinvolgente e arricchita da una profonda passione per la materia. L’autore riesce a spiegare concetti medici anche complessi senza mai appesantire la lettura, mantenendo sempre alta l’attenzione e il ritmo narrativo. Si percepisce la volontà di offrire al lettore non solo un saggio, ma un racconto avvincente che dimostra come dietro le grandi date, le battaglie e i trattati, ci siano spesso cause silenziose e invisibili che hanno cambiato il mondo.

La prostata di Napoleone è quindi un libro che lascia il segno, perché ci invita a guardare la storia da una prospettiva diversa e a riconoscere l’importanza della scienza e della resilienza umana. Aragona ci ricorda come le crisi sanitarie abbiano costretto l’umanità a evolversi e come ogni progresso sia stato conquistato con fatica, tra contrasti e resistenze.

Consiglio vivamente questo libro a chi ama la storia, a chi è appassionato di medicina, ma anche a chi cerca uno sguardo originale e approfondito sui meccanismi che governano l’evoluzione delle società.

La prostata di Napoleone di Francesco Aragona è disponibile sul sito di Gruppo Editoriale Santelli e nelle principali librerie online.


recensione di "L'innocenza colpevole" di Francesca Sassano

L'innocenza colpevole di Francesca Sassano Questo libro mi è stato gentilmente inviato dal Gruppo Editoriale Santelli per una recension...