Racconti popolari giapponesi di Adriana Libsoa
Ci sono libri che, pur nella loro apparente semplicità, riescono a condurre il lettore in un viaggio sorprendente, sospeso tra realtà e leggenda. Racconti popolari giapponesi di Adriana Lisboa appartiene a questa categoria: un piccolo volume che custodisce sei storie della tradizione nipponica, reinterpretate con delicatezza dall’autrice brasiliana.
Il libro nasce dall’incontro personale di Lisboa con il Giappone, un Paese che ha visitato e che l’ha profondamente colpita per il suo intreccio di spiritualità, estetica e quotidianità. È proprio questo sguardo di meraviglia che ritroviamo nella raccolta, dove le fiabe popolari si fanno ponti tra culture diverse, capace di parlare sia a chi conosce il folklore nipponico sia a chi vi si accosta per la prima volta.
Le sei storie presentate – la tartaruga marina, il cappello di bambù, la dama della neve, la teiera magica, la gru e il bambino-pesca – evocano immediatamente scenari incantati. Sono racconti brevi, dal ritmo lento e cadenzato, che ci riportano alla dimensione orale, a quelle narrazioni tramandate attorno al fuoco o in famiglia, pensate per insegnare senza prediche, per stupire senza artifici. In ognuno di essi troviamo un messaggio universale: l’importanza di aiutare il prossimo, di rispettare la natura, di vivere con gratitudine e semplicità.
Non c’è spazio per descrizioni minuziose o per analisi psicologiche: Lisboa sceglie la via della sobrietà, della parola essenziale, proprio come accade nelle fiabe popolari, dove conta più la morale che il dettaglio. Il risultato è un testo che, pur breve, lascia nel lettore una sensazione di completezza e un senso di quiete, come dopo una passeggiata in un giardino zen.
Oltre al valore letterario, questo libro porta con sé anche un significato storico: fu pubblicato nel 2008 in occasione del centenario dell’immigrazione giapponese in Brasile, a testimonianza del legame profondo tra i due Paesi. Non è un caso che proprio una scrittrice brasiliana abbia deciso di farsi tramite di queste storie, sottolineando ancora una volta come la letteratura sia capace di oltrepassare confini geografici e culturali.
Adriana Lisboa, del resto, è una voce tra le più riconosciute della letteratura brasiliana contemporanea. Nata a Rio de Janeiro nel 1970, ha avuto una vita ricca di esperienze artistiche: dagli studi in musica e la carriera come cantante jazz, fino al successo come romanziera e poetessa, vincitrice del prestigioso Premio José Saramago. La sua scrittura, raffinata ma accessibile, riflette sempre un’apertura verso il mondo, un dialogo tra culture che si ritrova pienamente in Racconti popolari giapponesi.
A rendere ancora più preziosa la lettura è il glossario finale, che raccoglie i termini propri della tradizione giapponese. Non è solo un supporto linguistico, ma un invito a conoscere più da vicino una cultura che, sebbene distante, sa parlare anche a noi occidentali con temi universali: la fragilità della vita, la forza della solidarietà, il rispetto per ciò che ci circonda.
In definitiva, Racconti popolari giapponesi è un piccolo gioiello da assaporare lentamente, adatto a chi ama le fiabe, a chi è incuriosito dall’Oriente o semplicemente a chi cerca una lettura che, nella sua brevità, sappia lasciare tracce profonde. È un libro che ricorda quanto le storie, indipendentemente da dove nascono, abbiano il potere di unire, insegnare e incantare.
Racconti popolari giapponesi di Adriana Lisboa è disponibile sul sito di Graphe.it e nelle principali librerie online.
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