mercoledì 27 agosto 2025

recensione di “La leggenda dei tre Compagni e del Figlio della Luna” di Andrea Ventura

 La leggenda dei Tre compagni e del figlio della Luna di Andrea Ventura


Questo libro mi è stato gentilmente inviato da il Nido per una recensione.

C’è qualcosa di profondamente evocativo in La leggenda dei tre Compagni e del Figlio della Luna, romanzo fantasy di Andrea Ventura. Fin dalle prime pagine, la storia porta il lettore in un viaggio che ha il sapore delle fiabe e l’intensità delle grandi avventure.

La vicenda prende il via da un incontro improbabile: Sir Edward, un cavaliere disertore; Thomas, un ladro ricercato; Gerald, un brigante dalla forza colossale. Tre uomini ai margini, tre personaggi che in altri racconti sarebbero rimasti sullo sfondo, relegati al ruolo di “comparse negative”. Invece qui diventano i protagonisti.

La loro fuga viene interrotta da un’apparizione inattesa: un ragazzino pallido, capriccioso, misterioso, che sostiene di essere il figlio della Luna, precipitato sulla Terra senza sapere perché. È da questo incontro che nasce l’avventura: aiutare il ragazzo a tornare a casa, sfidando guerre, malattie, popoli sotterranei e regni invisibili assetati di potere.

Eppure, al di là dei luoghi e dei pericoli, il viaggio è soprattutto interiore. Ciascun personaggio porta con sé ferite, dubbi, desideri: il cammino diventa occasione per guardarsi dentro, cambiare, crescere. Non è un caso che la narrazione sia scandita dalle fasi lunari: la Luna diventa una presenza costante, simbolica, che illumina e accompagna, come se seguisse non solo il ragazzino ma anche i tre compagni nelle loro trasformazioni.

Mentre leggevo, più di una volta ho pensato a Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry. Non tanto per la trama, che qui è molto più movimentata e ricca di azione, quanto per la sensazione che trasmette: quella delicatezza capace di parlare in profondità, al cuore più che alla logica. C’è lo stesso senso di meraviglia, lo stesso invito a fermarsi e a riflettere dietro la facciata dell’avventura.

La differenza è che qui non c’è solo poesia, ma anche conflitto, tensione, colpi di scena. Le atmosfere si tingono spesso di tinte oscure: febbre, battaglie, intrighi e violenza non mancano, eppure non soffocano mai la magia.

È interessante vedere come Ventura sappia mescolare linguaggi diversi: la sua scrittura non ha paura di osare, di alternare momenti intensi e drammatici a passaggi più lirici, quasi sospesi, dove la Luna diventa voce e simbolo.

La leggenda dei tre Compagni e del Figlio della Luna è un romanzo che cammina sul filo sottile tra bene e male, un fantasy che ha il respiro della fiaba e il battito dell’azione, e che invita a non smettere mai di cercare la luce, anche nelle notti più buie, proprio come fa la Luna.

La leggenda dei tre Compagni e del Figlio della Luna di Andrea Ventura è disponibile sul sito di Il nido Editore e nelle principali librerie.


giovedì 21 agosto 2025

recensione di "Natale sotto il cielo di Londra" di Chiara Castellano

 Natale sotto il cielo di Londra di Chiara Castellano


Questo libro mi è stato gentilmente inviato da il Nido per una recensione.

Ci sono libri che assomigliano a viaggi. Non hanno bisogno di valigie né di biglietti aerei: basta aprirli per ritrovarsi altrove. Natale sotto il cielo di Londra di Chiara Castellano è proprio questo: un viaggio dentro una città che incanta, ma soprattutto dentro due anime che si cercano da sempre e che credono nei loro sentimenti.

Incontriamo Ofelia Fieramonti e Lauro De Claris tra le aule dell’università. La loro conoscenza nasce in modo burrascoso, ma da quel primo scontro germoglia qualcosa di solido e duraturo: un’amicizia vera, nutrita da stima reciproca e dal rispetto profondo che caratterizza il loro legame. Un imprevisto inatteso si insinua tra loro, spezzando l’equilibrio e lasciando sospese verità taciute e pensieri mai del tutto confessati. Con Natale alle porte e una Londra scintillante di luci e magia come cornice, Ofelia e Lauro sono costretti a fare i conti con ciò che hanno sempre evitato: guardarsi davvero negli occhi e riconoscere quello che il cuore ha sempre saputo. 

La forza di questo romanzo sta tutta nella scrittura di Chiara Castellano: chiara, scorrevole e immediata, capace di far sembrare naturale anche ciò che è straordinario. Le pagine si leggono in fretta, ma non scivolano via: restano addosso come il calore di un abbraccio, come le luci soffuse che continuano a brillare anche quando chiudi il libro. L’autrice non carica la mano: preferisce la semplicità delle emozioni autentiche, dei dialoghi che sembrano veri, delle situazioni che potrebbero capitare a ciascuno di noi.

C’è tanta magia in questa storia, ma non quella distante e irraggiungibile delle favole. È una magia quotidiana, fatta di seconde possibilità, di coraggio ritrovato. È questo il dettaglio che rende Natale sotto il cielo di Londra speciale: ti fa credere che davvero, da qualche parte, in qualche angolo del mondo, due persone come Ofelia e Lauro possano incontrarsi e riscrivere insieme il loro destino.

È un libro che regala emozioni semplici ma vere: risate leggere, dolcezza, passione, è molto più di una storia d’amore natalizia: è un promemoria che ci ricorda quanto sia importante lasciarsi sorprendere dalla vita, credere nella forza dei sentimenti e concedersi il lusso di immaginare che i miracoli, a volte, accadono davvero.

È il libro ideale per chi ama le atmosfere romantiche, per chi cerca una lettura veloce ma intensa e per chi, davanti alle luci di Natale, non smette di sperare che il cuore sappia sempre trovare la sua strada.

Natale sotto il cielo di Londra di Chiara Castellano è disponibile sul sito di Il Nido Casa editrice e nelle principali librerie.

lunedì 11 agosto 2025

recensione di "Siluetti" di Massimo Prezzavento

 Siluetti di Massimo Prezzavento



«Non è una bella sensazione avere il tutto esaurito di domande in testa, soprattutto se non si ha la minima idea di quale possa essere la risposta, e soprattuttissimo, avendo l'amara certezza di essere privi delle capacità di trovarla questa risposta.»


Ci sono libri che ti intrattengono con una trama e altri che, invece, ti spalancano una finestra sull’anima, permettendoti di entrare nei pensieri, nelle paure e nei desideri di un personaggio come se fossero i tuoi. Siluetti, romanzo d’esordio di Massimo Prezzavento, appartiene senza dubbio a questa seconda categoria. L’autore, di origini venete ma romano d’adozione, porta nella narrativa la sensibilità visiva e l’attenzione ai dettagli maturate nel mondo del cinema dei cortometraggi.


Alex vive a Roma, una città che non è solo uno sfondo ma una presenza viva, capace di condizionare ogni istante della sua vita: le strade, i bus affollati, i locali pieni di voci. Alex è un ragazzo in bilico tra ciò che è e ciò che sogna di diventare, intrappolato tra la quotidianità e le sue inquietudini interiori.

Al suo fianco ci sono due presenze costanti: Amelia e Giammi, amici veri, compagni di serate spensierate e rifugi sicuri nei momenti difficili. Ma la sua vita subisce uno scossone quando entra in scena Linda: affascinante, sfuggente, tanto magnetica quanto complicata. La relazione con lei non è semplice, e costringe Alex a guardarsi dentro, affrontando domande e verità che aveva sempre evitato.


Il romanzo è strutturato in tre sezioni – Paure, Emozioni, Delusioni – che scandiscono il viaggio interiore di Alex. Nella prima parte, le paure diventano muri invisibili che bloccano e condizionano le sue scelte. Nella seconda, le emozioni arrivano come onde improvvise che travolgono e spiazzano. Nella terza, le delusioni segnano il terreno con cicatrici profonde, ma allo stesso tempo aprono la strada a una nuova consapevolezza.


Quello di Prezzavento non è un semplice racconto di formazione, ma un ritratto sincero delle fragilità umane. È un libro che parla di crescita, amicizia e amori che lasciano il segno, ma anche di momenti di smarrimento in cui ci si sente sospesi, senza punti di riferimento. Questo romanzo riesce a raccontare la vita per quello che è: imperfetta, contraddittoria, a volte dolorosa, ma sempre in grado di sorprenderci.


È un romanzo che può parlare a chi si trova nella stessa fase di Alex – tra i venti e i trent’anni, in bilico tra sogni e realtà – ma anche a chi, leggendo, vuole ritrovare frammenti di sé lasciati indietro nel tempo. Non ci sono artifici narrativi o colpi di scena forzati: la forza di Siluetti sta nella sua autenticità, nella capacità di farci sentire meno soli nelle nostre stesse emozioni.


Si legge velocemente, ma rimane dentro a lungo, perché sa raccontare quelle verità intime che spesso non abbiamo il coraggio di dire ad alta voce.



Recensione “La scatola di latta” di Silvana da Roit

    La scatola di latta di Silvana da Roit «Non c’è stato verso di dormire questa notte, la  notte della mia rinascita. La notte in cui ho ...